L’io-sgorbio
INCONTRI
con Valerio Magrelli
Nei disegni dei bambini /colpisce la violenza delle linee.
La mente sembra crescere di sghembo /portandosi via la matita.
Tutto è storto e perenne /o forse soltanto piegato /come quando scendendo nell’acqua / pare spezzarsi il remo.
«Quando trent’anni fa scrissi questi versi, cercavo di far luce su un fenomeno che mi aveva da sempre affascinato. Una poesia del genere nasceva da domande che continuavo a pormi ogni volta che mi imbattevo nella straordinaria flora tropicale che l’infanzia genera (o forse “secerne”) sotto forma di linee, fogli colorati, macchie, combinazioni cromatiche. Si tratta di un tipo di produzione troppo spesso liquidato con la parola “scarabocchi”, mentre appartiene piuttosto alla famiglia delle radiografie o delle TAC, per non dire degli ex voto. Non per niente, parlando appunto dei bambini, Picasso affermava: “Mi ci è voluta una vita intera per disegnare come loro”.»
ingresso libero con prenotazione obbligatoria
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